giovedì 15 gennaio 2015

Mi guardavo allo specchio e mi vedevo grassa, la mia storia

(foto del 2013)

In tante mi avete scritto per chiedermi consigli sugli outfit, sul make up, sui capelli o semplicemente per farmi i complimenti e tutto questo mi lusinga: vi ringrazio di cuore!
Dovete sapere però che quando mi sento dire la frase "vorrei essere magra come te", oppure "Peso 50 kg e sono alta 1.65m vado bene?", ho paura e mi si spezza il cuore.
Molte di voi vogliono dimagrire, molte si odiano perché probabilmente non si piacciono: chissà quante si guardano allo specchio e pensano 'stasera non mangio, devo dimagrire' oppure 'mangio tanto poi dopo posso mettermi un dito in gola e vomitare'.
Bèh, sappiate che non siete le sole.. Anch'io ho passato quest'inferno, anch'io come tante di voi ho fatto gesti estremi per perdere perso, anch'io ho pianto per il mio aspetto fisico.
Questa è la mia storia.

La mia salute non è stata mai il massimo: ho sempre avuto problemi con il sistema immunitario ed ho sempre sofferto di una malattia che si chiama 'emicrania con aura'.
L'emicrania è un mal di testa veramente fortissimo che nel mio caso è preceduto da una paresi di un arto.
In terza media, all'età di 13 anni, decisi di iniziare una cura per cercare di risolvere il problema e attenuare i mal di testa: a quell'età ero magrissima, non pesavo praticamente niente, peccato che grazie alla cura presi 11 kili in un mese.
La mia vita si trasformò totalmente in un inferno.
I ragazzi e le ragazze della mia età iniziarono a prendermi in giro: mi chiamavano "govone", "gabibbo", "cicciona" e chi più ne ha più ne metta!
Ricordo che mi piaceva tantissimo un ragazzo da diverso tempo e che quando glielo dissi mi rispose "sei un travegano".
Quei ragazzi non sapevano che quelle offese sarebbero state il motivo della mia sofferenza nei successivi 4 anni..
Mi guardavo allo specchio, alzavo la maglia, mi osservavo la pancia e pensavo "dai non sei poi così grassa", poi mi toccavo le cosce, sentivo gonfio e allora pensavo "non inventarti scuse per auto-consolarti, fai schifo!" ed ogni volta scoppiavo a piangere.
Piangevo in silenzio, nessuno mi sentiva, ed ho sofferto in silenzio per tanto, troppo tempo.
Nel silenzio della mia stanza sentivo le offese di quei ragazzi rimbombare nel mio cervello: non c'era un posto, un attimo in cui non pensassi al mio aspetto fisico, a quanto volessi dimagrire, volessi essere più bella.
Il mio abbigliamento era composto da maglie larghe, felpe, cose che potessero coprirmi e quando vedevo le mie amiche indossare vestitini attillati per andare a ballare mi sentivo inferiore, soffrivo perché anche io avrei voluto potermi mettere dei 'tubini' per uscire, ma a causa del peso non potevo: ogni volta che uscivo a fare compere mi provavo un vestito attillato e poi scoppiavo a piangere, mi si spezzava il cuore.
Ero persa, stavo male, non avevo la forza di reagire: avevo solo la forza di continuare a guardare la mia immagine riflessa nello specchio e di piangermi addosso.
La verità è che a quel tempo mi ero ridotta talmente male che a volte pregavo Dio che mi aiutasse ad essere "bella", che facesse qualcosa, che mi facesse stare bene, ma non avendo mai ricevuto risposta decisi di tentare di dimagrire per conto mio senza chiedere aiuto a nessuno!
La prima cosa che ho pensato è stata "smetto di mangiare", e così feci: saltavo i pasti, mangiavo 40 grammi di pasta contata e se ne mangiavo 3 grammi di più poi stavo talmente male che avvertivo il senso di colpa.
Mi sentivo in colpa per aver mangiato un frutto, per aver mangiato una cazzo di fetta di prosciutto!
 Nella speranza di trovare conforto andavo davanti allo specchio, tiravo su la maglia, mi guardavo, ma niente era cambiato: ero ancora grassa, ero ancora un 'govone'.
Allora a quel punto pensavo che pesandomi sulla bilancia avrei visto un miglioramento: invece no, il peso era sempre eccessivo, ero ancora sovrappeso.
E guai se avessi preso mezzo kilo: mi si sarebbe spezzato in due il cuore nell'arco di mezzo secondo.
Conteggiavo kaloria per kaloria tutto quello che assumevo.
Purtroppo digiunare non mi bastava, io volevo dimagrire e invece ingrassavo ogni giorno di più: non mi rimase che andare in palestra.
La mia vita era questo: non mangiare e ammazzarmi di attività fisica.
Le uniche due regole che conoscevo erano "digiuna" e "Allenati": la mia vita, le mie giornate giravano solo intorno a questo.
Non immaginate che dolore provavo quando dopo tutto questo tornavo lì, davanti allo specchio, e non era cambiato nulla: 100 coltellate nello stomaco avrebbero fatto meno male, le avrei preferite, perché mi sentivo sbagliata, 'fatta male'.
"Come è possibile?! Non sarò mai magra, non mi piacerò mai, farò sempre schifo, resterò un 'govone', un 'travegano' per tutta la vita!".
Stavo male, cazzo se stavo male: ogni giorno dovevo combattere con il mio peso, ogni giorno dovevo fare sacrifici, patire la fame per cercare di dimagrire!
Mese dopo mese, era diventato insopportabile: mi vergognavo, al mare mi coprivo sempre la pancia con l'asciugamano, quando uscivo non potevo vestirmi come avrei voluto, mi sentivo inferiore, piangevo prima di andare a letto, ogni notte mi addormentavo sul cuscino bagnato di lacrime.
Ho provato a fare anche di peggio, a tentare di vomitare ciò che avevo mangiato: come mi ero ridotta? Quella non ero io.
Un anno fa i miei genitori finalmente decisero di mandarmi dalla psicologa:  mi vergognavo perché pensavo che gli altri mi avrebbero visto come una psicopatica, e invece fu la mia salvezza.
Giorno dopo giorno, incontro dopo incontro, stavo iniziando ad aprire gli occhi, stavo iniziando a capire che il mio era un problema grave!
Quella pancia che sempre vedevo allo specchio non esisteva, quel peso sulla bilancia era troppo poco: pensavo di pesare troppo ed invece ero sottopeso.
Io non ero sbagliata, io non ero grassa, io non facevo 'schifo': io avevo un problema, una malattia, una fissazione!
Io vedevo qualcosa che in realtà non c'era: il potere della mente è strabiliante purtroppo!
Quante notti passate insonni, quante lacrime versate per nessun motivo..
La società ed i canoni di bellezza mi avevano resa schiava del mio peso, avevano compromesso le mie relazioni con gli altri: mi vergognavo di me stessa.
Mi vengono i brividi se penso che se avessi continuato così forse adesso non sarei neanche qui a scrivere tutto questo.
E mi vengono i brividi se penso che altre persone potrebbero passare quello che ho passato io.
Voi non siete sbagliati, voi non avete niente in meno a nessuno, è solo frutto della vostra immaginazione.
A tutte le ragazze e a tutti i ragazzi che si preoccupano del proprio peso faccio un appello: APRITE GLI OCCHI!
Aprite i vostri fottuti occhi e guardatevi!
Non siete grassi, non fate schifo, non saranno i brufoli a rendervi delle persone orrende!
Non dovete arrivare a passare quello che ho passato io e che, come me, altri hanno passato..
E' un problema che purtroppo si porta dietro per tutta la vita: a distanza di 6 mesi dalla fine della cura con la psicologa posso assicurarvi che tante cose ancora mi condizionano.
Chiedete aiuto, perché non se ne esce mai veramente da tutto questo, soprattutto non se ne esce da soli: è un ciclo che continua a farsi sentire, meno, ma si fa sentire.
Mi dispiace se alcuni dei mie post o delle mie foto possono aver fatto pensare ad alcuni di voi di non essere abbastanza: ho aperto questo blog perché voglio aiutare le persone a sentirsi a proprio agio con se stesse, non il contrario.
Siate felici nel vostro corpo: i canoni della perfezione esistono solo nella mente di chi se li crea.
Spero che questo possa aiutarvi a stare meglio, davvero.

Welcome to my world of truth

3 commenti :

  1. cavolo che colpo di scena la fine della tua storia per tutto il tempo hai fatto pensare di essere grassa e quindi di avere un problema che invece non esiste affatto o meglio non sotto quell'aspetto, invece non era vero. spero che le persone leggendo la storia della tua vita si accorgano anche loro che una persona 1 si deve piacere per come è e 2 che si può sempre fare qualcosa !!! piaciuto molto !!! complimenti per avercela fatta

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    Risposte
    1. Grazie mille sono felicissima di quello che mi hai appena detto! Grazie davvero di cuore!

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    2. di niente!!! tutto meritato :) !!

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